Il Cirneco dell’Etna
di Marco Belfiore
Il Cirneco dell’Etna fa parte delle quattordici razze italiane e tra queste è sicuramente la razza più antica, non esistono certezze assolute sulla sua origine, ma la presenza in tutto il bacino del Mediterraneo, fin da epoche antichissime, di cani molto simili al Cirneco, snelli, dal corpo allungato, tutti con la testa caratterizzata da orecchie ritte, muso a punta ed assi longitudinali cranio-facciali divergenti è ampiamente documentata da tracce fossili, rappresentazioni artistiche, numismatiche e letterarie.
Cane da sempre usato in Siclia per la caccia, la sua vocazione venatoria è il coniglio selvatico, ma sa essere un fantastico cane da compagnia pur avendo un carattere particolare che solamente chi lo conosce può veramente apprezzare. L’umiltà e la fierezza, la riservatezza e l’orgoglio, l’estrema suscettibilità e l’animo generoso, l’indipendenza ed il coraggio, la timidezza e la rabbia, la fedeltà e la straordinaria vitalità sessuale, l’istinto materno ed il rispetto gerarchico sono tutte caratteristiche e qualità tipiche siciliane che son presenti in quel fascio di muscoli nervosi, nascosto in un corpo apparentemente fragile che è il Cirneco dell’Etna.
CARATTERE ed ATTITUDINI
(di Jane Moore e Domenico Tricomi)
Chi non conosce questo cane all’inizio è attratto essenzialmente dalle sue forme, dal colore e dall’eleganza che sono caratteristiche proprie di questa razza… e solo POI chiede quale carattere lo
contraddistingue.
Non è facile descrivere i comportamenti del Cirneco in quanto in tutte le razze, ma particolarmente in questa, grandissima importanza riveste il tipo di crescita che ha vissuto dal momento della
nascita fino al momento dell’adozione.
La letteratura lo descrive come un cane sospettoso e diffidente verso gli estranei, ma che instaura un rapporto forte e quasi morboso con il padrone.
Tale nomea nasce soprattutto dal fatto che il Cirneco raramente varca i confini della Sicilia e quasi la totalità della sua popolazione è custodita dai cacciatori dell’Isola; nella cultura di
questa terra il Cirneco è stato sempre oggetto di gelosie e di rivalità, tanto che l’atteggiamento comune è stato sempre quello di tenerlo "nascosto" soprattutto per la paura che potesse essere
oggetto di furto.
[......] Il Cirneco che è stato sottoposto ad una crescita socialmente corretta mostra un carattere gioioso, allegro, affettuoso e disponibile anche verso le persone che non conosce.
Rispetto alla crescita si possono distinguere due periodi contrapposti, dove il carattere che contraddistingue i suoi comportamenti è completamente diverso: l’infanzia con l’adolescenza e dopo
l’anno, con la maturità.
Il primo periodo ci mostra un cane molto vivace e curioso verso tutto ciò che lo circonda, con l’esigenza di muoversi libero per scaricare la sua energia; un "gianburrasca" birichino e
prepotente, tanto che noi consigliamo di impegnarlo, quando possibile, con giochi intelligenti
con i quali possa, insieme al padrone, esercitare il corpo e la mente. Ma questo non basta per assicurare un temperamento equilibrato "a prova di bomba"; il nuovo proprietario, come nella
maggior parte delle razze canine, deve fare uno sforzo particolare per consolidare il lavoro iniziato dall’allevatore al fine di superare il momento di "ribellione" dell’età adolescenziale.
Non è questa un razza adatta a chi non ha voglia di impegnarsi nel seguire la sua educazione, che va fatta con metodo strettamente dolce, ma con fermezza; quando sembra che si sia dimenticato
tutto quello che gli è stato insegnato e non risponde più al richiamo bisogna continuare, per esempio con una corda lunga. L’impegno di pochi mesi sarà ripagato con tanti anni di equilibrio,
ubbidienza e disponibilità collaborativa.
Dopo l’anno il nostro Cirneco, maturando, mostra un carattere completamente diverso; si rivela tanto disponibile quanto paziente ad accettare le necessità familiari, adattandosi alle realtà più
disparate: e rimane sempre un cane molto affettuoso, con un attaccamento profondo verso la sua famiglia.
Da adulto necessita di essere portato, di tanto in tanto, libero per i campi o per i boschi; non dobbiamo dimenticare che si tratta sempre di un cane da caccia!
Se non viene utilizzato nell’attività venatoria bisogna dargli la possibilità di liberare il suo forte istinto che si manifesta, in assenza di conigli, nella ricerca di piccoli animali come
lucertole, talpe o ricci. Ricerca che esercita sempre con grande impegno!
Il Cirneco è un cane molto longevo e anche se mostra un aspetto esile e gracile nasconde una enorme forza interiore che raramente lo vede esposto a malattie.