NUOVO STANDARD MORFOLOGICO DEL CIRNECO DELL’ETNA 

(Approvato dal Consiglio Direttivo ENCI nel 2012)


ORIGINE: Italia

Utilizzazione: caccia, in particolare al coniglio selvatico.                                                     Classificazione F.C.I.: Gruppo V – Sezione 7^ - Cani da Caccia di tipo primitivo. Con Prova di Lavoro nel Paese di origine 

                                                                                                      

Brevi cenni storici:

Il Cirneco esiste in Sicilia da epoche assai remote. Cane mediterraneo, antichissimo, probabilmente discendente dai cani da caccia presenti in età faraonica nell’antico Egitto e diffuso nel Bacino del Mediterraneo dai Fenici. Ebbe in Sicilia la patria d’adozione eletta e in questa Isola la presenza del Cirneco è dimostrata da monete, incisioni e mosaici antecedenti di molti secoli la venuta di Cristo e fu sempre considerato il cane da caccia più antico, eclettico ed apprezzato.

Aspetto generale del cane:

 Cane di tipo primitivo dalle forme eleganti e slanciate, di media taglia, poco ingombrante ma robusto e resistente. La conformazione è quella di un sub-dolicomorfo, di costruzione leggera, con tronco che sta nel quadrato; pelo fine ed orecchie dritte in perenne attenzione.

Proporzioni importanti:

 Lunghezza del tronco uguale all'altezza al garrese (costruzione quadrata); altezza del torace leggermente inferiore all'altezza dal gomito a terra; la canna nasale non raggiunge la metà della lunghezza totale della testa (il muso sta al cranio come 8 sta a 10), ma sono maggiormente apprezzati i soggetti il cui muso raggiunge la lunghezza del cranio.

Comportamento e carattere:

 Cane d’indole seria, affettuoso e molto legato al padrone, é volitivo, categorico e vigile. Cane fondamentalmente da caccia, con spiccato uso dell’olfatto, ma è anche un ottimo cane da compagnia. E’ particolarmente versato nella cerca delle emanazioni e nella seguita delle stesse di Coniglio selvatico e d’altra piccola selvaggina da pelo e non. I suoi ambienti ideali di caccia sono gli anfratti, i dirupi e in particolare i terreni lavici dell’Etna e le sue pendici dove si arrampica saltando sulle punte delle rocce con fare sicuro ed elegante. Usa la vista solo per selezionare i luoghi più idonei e nulla sfugge alla sua attenzione, l’udito per captare il movimento del coniglio dentro il “forte”, ma è l’olfatto, potente e sicuro, che gli permette di risalire le emanazioni e scovare la preda.

Testa: lunga 4/10 dell’altezza al garrese

Regione cranica: Dolicocefala, indice cefalico minore di 50. In senso longitudinale visto dall’alto è di forma ovaleggiante; gli assi superiori cranio-facciali sono fra di loro appena divergenti o paralleli. Il profilo superiore del cranio leggermente convesso quasi da apparire piatto, la larghezza bizigomatica del cranio deve essere inferiore alla metà della lunghezza totale della testa, arcate sopracciliari poco elevate, seni frontali poco sviluppati e sfuggenti, solco frontale poco sviluppato, cresta occipitale quasi nulla, protuberanza occipitale poco sviluppata.

Stop: Poco accentuato con angolo all'incirca di 150° Regione facciale

Tartufo: Forma abbastanza rettangolare, piuttosto grande, colore in relazione al manto (marrone piuttosto scuro, marrone chiaro, carnicino). Visto di profilo il tartufo è allineato con la canna nasale ed è sporgente sulla linea verticale anteriore delle labbra.

Muso: La lunghezza del muso raggiunge almeno l'80% della lunghezza del cranio, l’altezza misurata alla metà del muso raggiunge almeno la metà della lunghezza del muso stesso, la larghezza misurata alla metà del muso è inferiore alla metà della sua lunghezza. Il muso quindi è a punta con profilo della canna nasale rettilineo, il suo profilo laterale inferiore è dato dalla mandibola.

Labbra: Fini, sottili e tese, ricoprono appena i denti della mandibola. La commessura labiale è appena visibile.

Mascella e denti:Mascella di sviluppo normale anche se d'apparenza non robusta, mandibola poco sviluppata con mento sfuggente. Incisivi impiantati posti verticalmente sulle mascelle e perfettamente allineati e combacianti fra di loro. La chiusura è a forbice e i denti sono completi per sviluppo e numero.

Guance: Piatte

Occhi: Apparentemente piuttosto piccoli, colore ocra, ambra, nocciola scuro, mai grigio nè marrone, né giallo; la loro posizione è semi laterale con espressione dolce, rime palpebrali ovali con pigmentazione uguale a quella del tartufo.

Orecchie: Inserite bene in alto e ravvicinate, portamento eretto e ben rigido ad apertura anteriore, a forma di triangolo isoscele con punta stretta e leggermente arrovesciata all’indietro, cartilagine spessa alla base, integre. In attenzione gli assi longitudinali (verticali) sono paralleli o quasi paralleli. La loro lunghezza non oltrepassa la metà della lunghezza totale della testa.

Collo: Profilo superiore ben arcuato Lunghezza: lungo quanto la testa.

Forma: Leggermente troncoconico, muscoli appariscenti in special modo al suo margine superiore.

 Pelle: Fine e tesa, molto aderente, assenza di giogaia.

Tronco Linea superiore:Rettilinea, che dal garrese scende bene verso la groppa.

Garrese: Elevato sulla linea dorsale, stretto per la convergenza della punta delle scapole, l'attacco del collo è armonioso, cioè senza alcuna demarcazione.

Dorso: Profilo superiore rettilineo con muscoli senza grande sviluppo.

Lombi: La loro lunghezza è pressappoco un quinto dell'altezza al garrese e la larghezza si avvicina alla misura della sua lunghezza, con muscoli corti, poco appariscenti ma sodi. La parte lombare è circa un terzo della lunghezza del torace.

Groppa: Profilo superiore piuttosto piatto, la sua inclinazione è di circa 45° sull'orizzontale, quindi groppa scoscesa, secca e robusta. La sua lunghezza raggiunge all'incirca un terzo dell'altezza al garrese e la sua larghezza si avvicina come misura alla metà della sua lunghezza, i muscoli della groppa non sono appariscenti.

Torace: La lunghezza del torace è poco più della metà dell'altezza al garrese (circa 57%) e la sua larghezza (misurata nella parte più ampia del torace) è il 27% dell'altezza al garrese. Il torace scende all'altezza del gomito o quasi senza però oltrepassarlo, coste poco cerchiate, mai piatte, perimetro toracico che supera in misura l'altezza al garrese di circa un ottavo, petto piuttosto stretto.

Linea inferiore:Il profilo inferiore è dato da una linea che rimonta, in corrispondenza del ventre, senza brusche demarcazioni. Ventre asciutto e retratto, fianchi pari in lunghezza alla regione renale.

Coda: Inserita in basso, di forma piuttosto grossa ed uniforme in buona parte della sua lunghezza, lunga sino a raggiungere il garretto o leggermente oltrepassarlo, in riposo è portata a scimitarra, in attenzione a falce rovesciata, pelo semi lungo ben aderente.

Arti anteriori Aspetto generale: Nell'insieme l'appiombo visto di profilo evidenzia la verticale immaginaria calata a terra dall'articolazione scapolo-omerale sino a toccare la punta delle dita, così come la verticale immaginaria abbassata dall'articolazione omero-radiale divide l'avambraccio ed il carpo in due parti quasi uguali uscendo a metà del metacarpo. L'appiombo visto di fronte deve mostrare la verticale immaginaria calata a terra dalla punta della spalla che divide in due parti uguali l'avambraccio, il carpo, il metacarpo ed il piede. L'altezza di tutto l'arto anteriore sino al gomito è di poco superiore alla metà dell'altezza al garrese.

Spalle: La scapola deve avere la lunghezza di quasi un terzo dell'altezza al garrese ed una inclinazione di 55° sull'orizzontale, le punte delle scapole sono ravvicinate, l'angolo scapolo-omerale è di 125°.

Braccio: La lunghezza del braccio è la meta dell'altezza dell'arto anteriore sino al gomito, è parallelo o quasi al piano mediano del tronco, poco obliquo sull'orizzontale, la muscolatura è appariscente e netta.

 Gomito: Posizione a livello della linea sternale o posto al di sotto e parallelo al piano mediano del tronco, angolo omero-radiale 160° circa.

Avambraccio: La lunghezza è uguale ad un terzo dell'altezza al garrese, la sua direzione è perpendicolare al terreno, scanalatura carpio-cubitale evidente, ossatura leggera ma solida. Carpo: Segue la linea retta dell'avambraccio, osso pisiforme ben sporgente.

Metacarpo: La lunghezza non deve essere inferiore al sesto dell'altezza di tutto l'arto anteriore sino al gomito, largo più del carpo ma piatto e secco, è leggermente inclinato dall'indietro all'avanti, ossatura piatta e secca.

Piede: Di forma leggermente ovale, a dita ben unite fra di loro ed arcuate, unghie forti e ricurve di colore marrone o carnicino-rosa tendente al marrone, mai nere, suole dure e pigmentate del colore di quello delle unghie.

Arti posteriori Aspetto generale:Nell'insieme l'appiombo visto di profilo evidenzia la verticale immaginaria calata a terra dalla punta della natica sino a toccare la punta delle dita. L'appiombo visto da dietro evidenzia la verticale immaginaria, calata a terra dalla punta ella natica e che divide in due parti uguali la punta del garretto, metatarso e piede. La lunghezza totale dell'arto posteriore è all'incirca il 93% dell'altezza al garrese.

Coscia: Lunga e larga. La sua lunghezza è un terzo dell'altezza al garrese, muscoli piatti con margine posteriore della coscia poco convesso, la sua larghezza (faccia esterna) è pari ai 3/4 della sua lunghezza, angolo ileo-femorale è di circa 115°.

Ginocchio: Deve trovarsi sulla verticale calata dalla punta dell’anca a terra; l'angolo femoro-tibiale è di circa 115°.

Gamba: La lunghezza è di poco inferiore a quella della coscia, è inclinata di 45° sull'orizzontale. I muscoli che la ricoprono sono asciutti e ben divisi, ossatura leggera, scanalatura gambale ben marcata.

 Garretto: La distanza della pianta del piede alla punta del garretto non oltrepassa il 27% dell'altezza al garrese, la sua faccia esterna è larga, angolo tibio-tarsico circa 135°.

Metatarso: La sua lunghezza è uguale al terzo della lunghezza dell'arto anteriore al gomito, è di forma cilindrica e la sua posizione è verticale cioè perpendicolare al terreno, assenza di speroni.

Piede: Leggermente ovale e con tutte le caratteristiche di quello anteriore.

Andatura: Passo corto e svelto o al trotto saltellante e spedito.

Pelle: Fine, ben aderente agli strati sottostanti in ogni regione del corpo. Il pigmento varia col variare del colore del mantello. Le mucose e la pelle del tartufo sono dei colori descritti per il tartufo e non debbono mai presentare macchie nere ne essere depigmentate.

Mantello Pelo: Raso sulla testa, sulle orecchie e sugli arti, semi lungo (cm.2,5 circa) ma ben liscio ed aderente alla cute sul tronco ed alla coda, tessitura vitrea. Colore: a) - fulvo unicolore più o meno intenso o diluito, come isabella o sabbia, ecc.; b) - fulvo e bianco (lista o macchia bianca in testa, lista o macchia bianca al petto, piedi bianchi, punta della coda bianca, ventre bianco; (meno apprezzato il collare bianco); ammesso il manto fulvo frammisto di peli più chiari e più scuri.

Taglia e peso Altezza al garrese:Maschi: da 46 a 50 cm. Femmine: da 44 a 48 cm. Tollerati cm. 2 al di sotto del minimo e al di sopra del massimo della taglia.

Peso: Maschi: da 10 a 13 Kg. Femmine da 8 a 11 Kg.

Difetti: Qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerato come difetto e la severità con cui va penalizzato deve essere proporzionata alla sua gravità e agli effetti sulla salute, il benessere del cane e sulla sua capacità di svolgere il suo tradizionale lavoro.

 

Difetti  gravi:

·         Tartufo depigmentato parzialmente;

·         Iride di colore marrone o giallo;

·         Presenza di speroni;

·         Cifosi, lordosi

·         Linea inferiore eccessivamente retratta.

·         Convergenza degli assi cranio facciali.

·         Tronco lungo ­ più del 5% dell’altezza al garrese;

 

Difetti da squalifica:

·         Cani aggressivi o paurosi;

·         Qualsiasi cane che mostri chiaramente delle anomalie d’ordine fisico o comportamentale sarà squalificato.

·         Mancanza di tipo: insufficienza dei caratteri etnici, quando il soggetto, nell’insieme, non rassomiglia a quelli della sua razza.

·         Tartufo depigmentato totalmente o di colore nero;

·         Enognatismo,  prognatismo accentuato;

·         Occhio gazzuolo;

·         Pigmento nero dei margini palpebrali;

·         Orecchio pendente;

·         Unghie nere; cuscinetti digitali e plantari neri;

·         Anurismo, brachiurismo, coda arrotolata sul dorso

·         Difetti del manto: unicolori marroni o neri; macchie marroni o nere, peli neri o marrone; manto tigrato;

·         Altezza inferiore o superiore alla tolleranza.

                                                                               

NB. I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale completamente discesi nello scroto.

In senso longitudinale, forma ovaleggiante; gli assi cranio-facciali sono fra di loro appena divergenti o paralleli. Il profilo superiore del cranio leggermente convesso quasi da apparire piatto, la larghezza bizigomatica del cranio non deve superare la meta della lunghezza totale della testa, arcate sopracciliari poco elevate, solco frontale poco sviluppato, cresta occipitale quasi nulla, protuberanza occipitale poco sviluppata.

Stop
Grado di accentuazione all'incirca 140°.

Regione facciale
Tartufo: di forma abbastanza rettangolare, piuttosto grande, colore in relazione al manto (marrone piuttosto scuro, marrone chiaro, carnicino).
Muso: la lunghezza del muso raggiunge almeno l'80% della lunghezza del cranio, profondità od altezza (misurata alla metà del muso) raggiunge almeno la metà della sua lunghezza del muso stesso, la larghezza (misurata alla meta del muso) è inferiore alla metà della sua lunghezza. Il  muso quindi, è a punta con profilo della canna nasale rettilineo, il suo profilo laterale inferiore è dato dalla mandibola.
Labbra: fini, sottili e tese, ricoprono appena i denti della mandibola. La commessura labiale è appena visibile.
Mascella: mascella di sviluppo normale anche se d'apparenza non robusta, mandibola poco sviluppata con mento sfuggente. Incisivi impiantati posti verticalmente sulle mascelle e perfettamente allineati e combacianti fra di loro.
Guance: piatte.
Denti: chiusura a forbice e denti completi per sviluppo e numero.
Occhi: occhi, apparentemente piuttosto piccoli, colore ambra e marrone o nocciola scuro; la loro posizione è semilaterale; espressione dolce, rime palpebrali ovali con igmentazione uguale a quella del tartufo.
Orecchie: inserite ben in alto e ravvicinate, portamento eretto e ben rigido ad apertura  anteriore, forma triangolare con punta stretta, non vanno amputate. La loro lunghezza non oltrepassa la metà della lunghezza totale della testa.

Collo
Profilo: profilo superiore molto arcuato (convesso).
Lunghezza: lungo quanto la testa.
Forma: leggermente tronconico, muscoli appariscenti in special modo al suo margine superiore.

Pelle

Pelle fine e tesa, molto aderente, assenza di giogaia.

Tronco

Linea superiore rettilinea, che dal garrese scende bene verso la groppa.

Garrese

Elevato sulla linea dorsale, stretto per la convergenza della punta delle scapole, l'attacco del collo e armonioso, cioè senza alcuna demarcazione.

Dorso

Profilo superiore rettilineo, muscoli senza grande sviluppo la lunghezza della parte toracica, è all'incirca tre volte la lunghezza della parte lombare e pressappoco un quinto dell'altezza al garrese e la sua larghezza si avvicina alla misura della sua lunghezza, muscoli corti e poco appariscenti ma sodi.

Groppa

Profilo superiore piuttosto piatto, la sua inclinazione e di circa 45° sull'orizzontale, quindi groppa scoscesa, secca e robusta, la sua lunghezza raggiunge all'incirca un terzo dell'altezza al garrese e la sua larghezza si avvicina come misura alla metà della sua lunghezza, i muscoli della groppa non sono appariscenti.

Torace

La lunghezza del torace è poco più della meta dell'altezza al garrese (circa 57%) e la sua larghezza (misurata nella parte più ampia del torace) è poco meno di un terzo dell'altezza al garrese; il torace scende all'altezza del gomito o quasi senza pero'  ltrepassarlo; coste poco cerchiate, mai piatte; perimetro toracico che supera in misura l'altezza al garrese di circa un ottavo, petto piuttosto stretto.

Linea inferiore

Il profilo inferiore è dato da una linea che rimonta in corrispondenza del ventre, senza brusche demarcazioni. Ventre asciutto e retratto, fianchi pari in lunghezza alla regione renale.

Coda

Inserita in basso, di forma piuttosto grossa ed uniforme in tutta la sua lunghezza; lunga sino a raggiungere il garretto o leggermente oltrepassarlo, in riposo è portata a scimitarra, in attenzione a tromba sul dorso; pelo raso.

Arti
Arti anteriori: nell'insieme l'appiombo visto di profilo evidenzia la verticale immaginaria calata a terra dall'articolazione scapolo omerale, sino a toccare la punta delle dita, così come la verticale immaginaria abbassata dall'articolazione omero radiale divide l'avambraccio ed il carpo in due parti quasi uguali uscendo a metà del metacarpo. L'appiombo visto di fronte deve mostrare la verticale immaginaria calata a terra dalla punta della spalla, che divide in due parti uguali l'avambraccio, il carpo, il metacarpo, il piede. L'altezza di tutto l'arto anteriore sino al gomito è di poco superiore alla metà dell'altezza al garrese.
Spalle: la scapola deve avere la lunghezza di quasi un terzo dell'altezza al garrese ed una inclinazione di 55° sull'orizzontale, le punte delle scapole sono ravvicinate, l'angolo scapolo omerale è di 115/120°.
Braccio: la lunghezza del braccio è la metà dell'altezza dell'arto anteriore sino al gomito, il braccio è parallelo o quasi al piano meridiano del tronco, poco obliquo sull'orizzontale la muscolatura del braccio è appariscente e netta.
Gomito: posizione a livello della linea sternale o posto al di sotto e parallelo al piano mediano del tronco, angolo omero radiale 150° circa.
Avambraccio: la lunghezza dell'avambraccio è uguale ad un terzo dell'altezza al garrese, la sua direzione è perpendicolare al terreno, scanalatura carpio-cubitale evidente, ossatura leggera ma solida.
Carpo: segue la linea retta dell'avambraccio, osso pisiforme ben sporgente.
Metacarpo: la lunghezza del metacarpo non deve essere inferiore al sesto dell'altezza di tutto l'arto anteriore sino al gomito, largo più del carpo ma piatto e secco, il metacarpo è leggermente inclinato dall'indietro all'avanti, ossatura piatta e secca.
Piede: di forma ovale, da lepre, a dita ben unite fra di loro ed arcuate, unghie forti e ricurve di colore marrone o carnicino-rosa tendente al marrone, mai nere, suole dure e pigmentate del colore di quello delle unghie.
Arti posteriori: nell'insieme l'appiombo visto di profilo evidenzia la verticale immaginaria calata a terra dalla punta della natica sino a toccare la punta delle dita o quasi; l'appiombo visto da dietro evidenzia la verticale immaginaria, calata a terra dalla punta della natica e che divide in due parti uguali la punta del garretto, metatarso e piede. La lunghezza totale dell'arto posteriore Š all'incirca il 93% dell'altezza al garrese.
Coscia: lunga e larga. La sua lunghezza è un terzo dell'altezza al garrese, muscoli piatti con margine posteriore della coscia poco convesso, la larghezza della coscia (faccia esterna) è pari ai 3/4 della sua lunghezza; l'angolo ileofemorale è di circa 115°.
Gamba: lunghezza di poco inferiore a quella della coscia, la gamba è inclinata di 55°  sull'orizzontale. I muscoli che la ricoprono sono asciutti e ben divisi, ossatura leggera, scanalatura gambale ben marcata.
Ginocchio: il ginocchio deve trovarsi sulla verticale calata dalla punta della natica a terra; l'angolo femoro-tibiale è di circa 120°.
Garretto: la distanza della pianta del piede alla punta del garretto non oltrepassa il 27% dell'altezza al garrese, la sua faccia esterna è larga, angolo tibio-tarsico circa 135°.
Metatarso: la sua lunghezza è uguale al terzo della lunghezza dell'arto anteriore al gomito, è di forma cilindrica e la sua posizione è verticale cioè perpendicolare al terreno, assenza di speroni.
Piedi: leggermente ovale e con tutte le caratteristiche di quello anteriore.

Andatura

Galoppo anche con tempi di trotto.

Pelle

Fine, ben aderente agli strati sottostanti in ogni regione del corpo. Il pigmento varia col variare delle macchie del mantello. Le mucose e la pelle del tartufo sono dei colori descritti per il tartufo e non debbono mai presentare macchie nere n‚ essere depigmentate.

Mantello
Pelo: pelo raso sulla testa, sulle orecchie e sugli arti, semilungo (cm.3 circa) ma ben liscio ed aderente alla cute sul tronco ed alla coda, tessitura vitrea.
Colore: a)  fulvo unicolore più o meno intenso o diluito, come isabella sabbia, ecc.; b)  fulvo e bianco nelle sue gradazioni (lista bianca in testa, lista bianca al petto, piedi bianchi, punta della coda bianca, ventre bianco), (meno apprezzato il collare bianco); ammesso il manto fulvo frammisto di peli più chiari e più scuri.

Taglia e peso
Altezza al garrese
Maschi: da 46 a 50 cm. Tolleranza massima 52 cm.
Femmine: da 42 a 46 cm. Tolleranza massima 50 cm.
Peso
Maschi: da 10 a 12 Kg.
Femmine: da 8 a 10 Kg.

I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale e ben discesi nello scroto.

Difetti
Ogni deviazione delle caratteristiche indicate nella descrizione delle varie regioni costituisce un difetto, che deve essere penalizzato nel giudizio in rapporto alla sua gravità e diffusione.

Difetti eliminatori
Convergenza degli assi cranio-facciali, canna nasale concava, prognatismo accentuato, pigmentazione nera anche parziale, orecchio totalmente pendente o a pipistrello, unghie nere, cuscinetti plantari e digitali neri, coda arrotolata sul dorso, unicolori marrone o fegato, macchie nere, macchie marroni, presenza di peli neri o marrone, altezza inferiore ai due centimetri rispetto al minimo previsto o superiore ai 52 cm. Nei maschi ed ai 50 nelle femmine; mantello tigrato, mucose nere.
Difetti da squalica: enognatismo, monorchidismo, criptorchidismo. depigmentazione totale, occhio gazzuolo.